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Nonostante l'enorme mole di dati che attribuiscono al colesterolo HDL un forte potere predittivo nei confronti dell'arteriosclerosi, ultimamente si sono levate alcune voci critiche che tendono quantomeno a sminuire un ruolo che sembrava acquisito. Più che alla concentrazione delle HDL, misurata routinariamente come colesterolo HDL, alcuni suggeriscono la valutazione delle loro sottoclassi, della loro composizione e delle loro dimensioni. Un buon candidato per la stima più precisa del significato predittivo delle HDL potrebbe essere il diametro delle HDL, ma la sua misura è problematica e può essere sostituita da un più pratico calcolo del rapporto tra colesterolo HDL e apo A-I che ha dimostrato di essere ben correlato con il diametro delle HDL e la distribuzione delle sottoclassi delle HDL. Più il rapporto tra colesterolo HDL e apo A-I è alto, minore è la progressione del volume dell'ateroma coronarico e questo suggerisce da un lato quale sia il peso del rapporto nella stima del rischio e dall'altro che l'arricchimento in colesterolo delle HDL, ottenibile per via farmacologica potrebbe essere utile nella prevenzione della malattia coronarica.
High-density lipoprotein cholesterol (HDL-C) and apolipoprotein A-I (apoA-I) levels are inversely associated with adverse cardiovascular outcomes. Associations between these HDL-C-related measurements and coronary plaque progression have not been studied. We performed a retrospective analysis of 2,566 statin-treated patients with angiographic coronary artery disease who underwent serial evaluation of atheroma burden with intravascular ultrasound. Relations between achieved levels of HDL-related measurements with clinical characteristics and changes in plaque burden were determined. A strong correlation between HDL-C and apoA-I (r = 0.80, p <0.001) was observed. HDL-C, apoA-I, and the HDL-C:apoA-I ratio demonstrated negative correlations with the change in percent atheroma volume and total atheroma volume (all p =0.001). Increasing levels of achieved HDL-C:apoA-I (p = 0.04), but not HDL-C (p = 0.18) or apoA-I (p = 0.67), were associated with less progression of percent atheroma volume. Similar results were seen for change in total atheroma volume, with less progression seen with increased HDL-C:apoA-I (p = 0.002) but not with increases in HDL-C (p = 0.09) or apoA-I (p = 0.19). In conclusion, increasing levels of HDL-C:apoA-I associated with less progression of coronary atherosclerosis. This suggests that interventions increasing the cholesterol content of HDL particles may be of cardiovascular benefit.
Modena, 22-23 Giugno 2023
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