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Roberto Volpe - Servizio di prevenzione e protezione (SPP), CNR, Roma
L'inquinamento ambientale è da tempo indagato quale fattore di rischio per l'insorgenza non solo delle malattie neoplastiche e dell'apparato respiratorio, ma anche di quelle cardiovascolari.
A tal riguardo, considerando lo specifico interesse della comunità scientifica per tale argomento, l'American Heart Association ha pubblicato, sul numero 120 di Circulation, due articoli e un editoriale.
Nello studio di Pope e collaboratori, oltre al fumo passivo, è stata valutata l'esposizione al particolato atmosferico PM 2.5 (particelle fini di diametro <2,5 μm), un nitrato le cui fonti di inquinamento sono soprattutto veicoli, pneumatici e combustioni industriali. Dallo studio è emerso che anche l'esposizione a livelli di particolato relativamente bassi, determina un aumento statisticamente significativo delle malattie cardiovascolari e, in modo particolare, dell'infarto del miocardio.
Bell e collaboratori hanno, invece, trovato una stretta correlazione tra concentrazioni ambientali di monossido di carbonio, inquinante anch'esso di provenienza soprattutto automobilistica, e i ricoveri ospedalieri per tutte le patologie cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco, aritmie).
L'editoriale della Peters spiega i meccanismi fisiopatologici coinvolti in queste correlazioni, documentando come l'esposizione agli inquinanti sia in grado di determinare da un lato un aumento dei radicali liberi e degli indici infiammatori, con conseguente attivazione piastrinica, disfunzione endoteliale e formazione della placca aterosclerotica, dall'altro di indurre una disfunzione del sistema autonomino e un'attivazione adrenergica, situazioni che comportano una minor ossigenazione tissutale.
Il fatto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità, proprio sulla base di un'ampia letteratura internazionale, abbia incluso l'inquinamento ambientale tra le prime 10 cause di mortalità prevenibile, suggerisce come la riduzione delle fonti inquinanti possa sortire effetti clinicamente rilevanti e importanti ricadute sulla tutela della salute. Pertanto, la politica ambientale di riduzione del tasso di inquinamento deve diventare un obiettivo prioritario nella strategia della prevenzione delle malattie non solo tumorali, ma anche cardiovascolari.
Bell ML, Peng RD, Dominici F, Samet JM.
Pope CA 3rd, Burnett RT, Krewski D, Jerrett M, Shi Y, Calle EE, Thun MJ.
Air quality and cardiovascular health: smoke and pollution matter
Peters A.
Circulation 2009;120:924-7 - Editorial: No abstract available
Modena, 22-23 Giugno 2023
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