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Sono ormai molti i dati che dimostrano che la riduzione della colesterolemia, comunque indotta, comporta effetti positivi sull'evoluzione dell'aterosclerosi, quali rallentamento o arresto della progressione, o addirittura regressione della placca. L'ezetimibe che pure è efficace nel ridurre la colesterolemia da sola o quando associata alle statine non sembra avere questi effetti. Come documentato recentemente dallo SHARP e in parte anche dal SEAS, l'associazione statina+ezetimibe sembra efficace nel prevenire gli eventi cardiovascolari, ma nessuno ha finora dimostrato un suo effetto sulla placca. I risultati di questo studio non fanno che accrescere la confusione sul ruolo protettivo dell'ezetimibe. In pazienti con arteriopatia obliterante l'ezetimibe se associata alla statina all'inizio della cura è risultata in grado di arrestare l'evoluzione della placca al pari della statina da sola, ma se l'ezetimibe veniva aggiunta a terapia con statina già iniziata, la placca continuava ad accrescersi.
BACKGROUND: Both statins and ezetimibe lower LDL-C, but ezetimibe's effect on atherosclerosis is controversial. We hypothesized that lowering LDL-C cholesterol by adding ezetimibe to statin therapy would regress atherosclerosis measured by magnetic resonance imaging (MRI) in the superficial femoral artery (SFA) in peripheral arterial disease (PAD).
METHODS: Atherosclerotic plaque volume was measured in the proximal 15-20 cm of the SFA in 67 PAD patients (age 63 ± 10, ABI 0.69 ± 0.14) at baseline and annually × 2. Statin-naïve patients (n=34) were randomized to simvastatin 40 mg (S, n=16) or simvastatin 40 mg+ezetimibe 10mg (S+E, n=18). Patients already on statins but with LDL-C >80 mg/dl had open-label ezetimibe 10mg added (E, n=33). Repeated measures models estimated changes in plaque parameters over time and between-group differences.
RESULTS: LDL-C was lower at year 1 in S+E (67 ± 7 mg/dl) than S (91 ± 8 mg/dl, p<0.05), but similar at year 2 (68 ± 10 mg/dl vs. 83 ± 11 mg/dl, respectively). Plaque volume did not change from baseline to year 2 in either S+E (11.5 ± 1.4-10.5 ± 1.3 cm(3), p=NS) or S (11.0 ± 1.5-10.5 ± 1.4 cm(3), p=NS). In E, plaque progressed from baseline to year 2 (10.0 ± 0.8-10.8 ± 0.9, p<0.01) despite a 22% decrease in LDL-C.
CONCLUSIONS: Statin initiation with or without ezetimibe in statin-naïve patients halts progression of peripheral atherosclerosis. When ezetimibe is added to patients previously on statins, peripheral atherosclerosis progressed. Thus, ezetimibe's effect on peripheral atherosclerosis may depend upon relative timing of statin therapy.
Atherosclerosis 2011;218:156-62
Napoli, 26-28 novembre 2023
Rimini,
16-18 aprile 2023
Castelbuono (PA),
14 Novembre 2022
Modena, 7-9 Luglio 2022
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