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In questo studio spagnolo è stato valutato l'effetto di tre tipi di dieta, due con le caratteristiche della dieta mediterranea tradizionale, la prima con aggiunta di olio di oliva vergine e la seconda con aggiunta di noci; il terzo tipo di dieta, che fungeva da controllo, era quello consueto a basso contenuto in grassi. Lo studio è stato condotto su 551 soggetti ad alto rischio casualmente assegnati ad uno dei tre tipi di dieta da seguire per tre mesi. I risultati migliori, in termini di riduzione dell'apo B e di aumento dell'apo A-I si sono osservati nei soggetti che assumevano olio di oliva. Anche quelli appartenenti al gruppo di dieta mediterranea con aggiunta di noci, un po' più ricca in acidi grassi polinsaturi rispetto alla precedente, hanno avuto una riduzione dell'apo B in confronto al gruppo di controllo, ma senza un significativo aumento dell'apo A-I. Nel contesto della dieta mediterranea, il consumo di olio di oliva sembrerebbe dunque associarsi ad un quadro lipoproteico più favorevole.
OBJECTIVES: Apolipoprotein (Apo)B, ApoA-I, and their ratio could predict coronary heart disease (CHD) risk more accurately than conventional lipid measurements. Our aim was to assess the effect of a traditional Mediterranean diet (TMD) on apolipoproteins.
METHODS: High-cardiovascular risk subjects (n=551, 308 women and 243 men), aged 55-80 years, were recruited into a large, multicenter, randomized, controlled, parallel-group, clinical trial (The PREDIMED Study) aimed at testing the efficacy of TMD on primary cardiovascular disease prevention. Participants assigned to a low-fat diet (control) (n=177), or TMDs (TMD+virgin olive oil (VOO), n=181 or TMD+nuts, n=193) received nutritional education and either free VOO (ad libitum) or nuts (dose: 30 g/day). A 3-month evaluation was performed.
RESULTS: Both TMDs promoted beneficial changes on classical cardiovascular risk factors. ApoA-I increased, and ApoB and ApoB/ApoA-I ratio decreased after TMD+VOO, the changes promoting a lower cardiometabolic risk. Changes in TMD+VOO versus low-fat diet were -2.9 mg/dL (95% CI, -5.6 to -0.08), 3.3mg/dL (95% CI, 0.84 to 5.8), and -0.03 mg/dL (-0.05 to -0.01) for ApoB, ApoA-I, and ApoB/ApoA-I ratio, respectively.
CONCLUSIONS: Individuals at high-cardiovascular risk who improved their diet toward a TMD pattern rich in virgin olive oil, reduced their Apo B and ApoB/ApoA-I ratio and improved ApoA-I concentrations.
Atherosclerosis 2011;218:174-180
Napoli, 26-28 novembre 2023
Rimini,
16-18 aprile 2023
Castelbuono (PA),
14 Novembre 2022
Modena, 7-9 Luglio 2022
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